A Gerusalemme il team di HQ Architects ha progettato un’originale scultura floreale artistica in grado di cambiare forma in funzione delle persone che vi transitano sotto. Il progetto Warde, situato in piazza Vallero a Gerusalemme, è stato pensato per migliorare l’estetica di una zona fortemente degradata, regalando alla piazza un tocco di allegria riconoscibile ma anche fortemente interattivo. La campana dei fiori si attiva con il movimento delle persone sottostanti, e la grandezza dell’area coperta dai petali raggiunge i nove metri di diametro.
Gli architetti di HQ affermano a proposito della loro opera: “Lo spazio urbano reagisce improvvisamente quando la gente lo usa, mutando in funzione del loro utilizzo“. La spiegazione sintetizza il concetto di recupero di un’area fatiscente e svilita, che può avvenire soltanto se le persone che la popolano se ne riappropriano utilizzandola con creatività. La rivoluzione parte dalla bellezza! I fiori sono appunto il simbolo della vitalità della piazza, e sbocciano nel momento in cui le persone la frequentano, appassendo quando tutti sono andati via. Il sistema di apertura dei petali è a gonfiaggio d’aria, e la velocità del cambiamento è realmente sorprendente ed entusiasmante se osservata da vicino.
Questa fantastica opera può essere apprezzata di più conoscendone la poetica storia ed il significato drammatico, ispirata dal libro del 1937 “Ali e Nino” dello scrittore Kurban Said, la bellissima scultura in movimento realizzata da Tamara Kvesitadze è intitolata “Man and Woman”. L'opera rappresenta un uomo e una donna che si avvicinano, si baciano, per poi “trapassarsi” in un metaforico abbraccio d’addio che li lascia l’uno di spalle all’altro, per sempre. L’opera, composta da due statue d’acciaio alte 8 metri, impiega 10 minuti a compiere questo atto d’amore, un lento e doloroso inno all’eternità di un sentimento. Si trova nella cittadina balneare di Batumi, in Georgia, dove ogni giorno alle 19.00 compie il suo destino.
Ma veniamo alla storia poetica e drammatica che parla di Ali, un musulmano dell’Azerbaijan e Nino, principessa cristiana della Georgia. Rinnegando i precetti delle rispettive religioni, (dunque rinnegati dalle loro famiglie) decidono di unire le loro vite e sposarsi, vivere felici, avere figli, nonostante la povertà e mille ostacoli. Ma il destino li mette a dura prova: in Azerbaijan scoppia la guerra, Ali viene chiamato a combattere e muore. Lei, in territorio ostile, con i bambini e distrutta dalla morte del suo compagno, è costretta a ritornare in Georgia.